Attività di Educazione Psicomotoria in Acqua

L’acqua entra in scena non solo come attività finalizzata al lavoro psicomotorio, ma anche e soprattutto come attività volta ad una abilitazione-riabilitazione emotivo-cognitivo-relazionale, creando una fusione tra disciplina motoria e armonizzazione della persona nella sua unica complessità.

Lo scopo dell’ Educazione Psicomotoria in acqua, non è la prestazione fisica, ma il miglioramento qualitativo della vita delle persone nelle sue aree funzionali: comunicazione, socializzazione, autonomia personale-sociale, ed infine area motoria. Sulla base di questi principi, l’ attività, assume un ruolo di stimolazione ed incoraggiamento della persona nelle sue potenzialità. L’acqua ne risulta essere l’involucro, il medium per raggiungere gli obiettivi, l’elemento attivante di nuove acquisizioni cognitivo-emotive.

L’attività educativa in acqua verrà plasmata ed individualizzata secondo le caratteristiche della persona, a partire dalle sue capacità base per sviluppare al meglio le potenzialità presenti.

Modalità:
Prima fase osservazione sistematica con schede strutturate, diagnosi delle funzioni base, costruzione di un progetto psicoeducativo ad obiettivi graduali.
Verifica dei risultati raggiunti; somministrazione longitudinale di schede strutturate osservative; mantenimento delle acquisizioni raggiunte; riattualizzazione nuovi obbiettivi;  potenziamento capacità residue.
Questo percorso prevede il coinvolgimento attivo delle famiglie o dei care-giver delle persone che usufruiranno di questo spazio. Per valutare il miglioramento delle qualità di vita delle persone prese in carico, verranno somministrate ai familiari dei questionari auto valutativi che misurino lo stress familiare e la percezione di miglioramenti. I questionari verranno somministrati pre-in itinere e post trattamento. I risultati verranno valutati codificando i dati utilizzando metodologie statistiche semplici ed inferenziali. Questi ultimi saranno dispositivi importanti per valutare il lavoro svolto, mettendo in luce punti di criticità e punti di forza. Per le famiglie verranno previsti degli spazi di ascolto di auto aiuto, momenti psicoeducativi ed informativi, gruppi di sostegno.
L’aspetto relazionale del lavoro educativo in acqua verrà altresì concretizzato non solo coinvolgendo le famiglie nel lavoro, ma le attività rivolte alla persona verranno svolte in un contesto di gruppo, supervisionato e strutturato, non trascurando le esigenze e gli obbiettivi individuali programmati.

Obiettivi a breve termine:

  • Stimolare nuovi schemi di azione, che abbiano riflesso sulla qualità di vita quotidiana dell’individuo.
  • Aumentare la conoscenza del proprio schema corporeo e del proprio sé
  • Promuovere nuovi apprendimenti comunicativo-relazionali
  • Esperire emozioni positive in un contesto facilitante
  • Aumento del rilassamento, equilibri ritmi sonno veglia
  • Allentare lo stress e diminuire le ansie
  • Aumento della coordinazione dinamica generale

Obbiettivi a medio termine:

  • Conoscenza del sé, auto percezione corporea, costruzione identità personale e sessuale
  • Acquisizione della consapevolezza del valore di sé
  • Capacità di esprimere le emozioni: paura/gioia
  • Acquisire capacità di scelta e decisione
  • Aumento di strategie di problem solving
  • Riconoscimento ed accettazione dei propri limiti
  • Saper comunicare a livello tonico emozionale con i propri pari
  • Saper interagire in situazioni comunicative diverse e saper cooperare
  • Sviluppo coordinazione spazio temporale

Obbiettivi lungo termine:

  • Migliorare la qualità di vita dell’individuo (organizzazione giornaliera, autonomia, acquisizione di regole sociali)
  • Rafforzare l’autoefficacia
  • Ottimizzare le rappresentazioni emotive familiari
  • Arricchire le competenze emotivo relazionali